Mafia capitale, la dirigente della Regione nega: "Falso che io sia indagata" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mafia capitale, la dirigente della Regione nega: “Falso che io sia indagata”

«È falso che io sarei indagata, nell’ambito della indagine ‘Mafia Capitalè, per i reati di falso e turbativa d’asta, nella mia qualità di Presidente della commissione di gara CUP e come Direttore della centrale unica acquisti regionale». Lo ha scritto Elisabetta Longo, direttore della Centrale Unica Acquisti della Regione Lazio, in una lettera al presidente Nicola Zingaretti e al segretario generale della Regione, Andrea Tardiola, riguardo la notizia, oggi su alcuni quotidiani, della sua iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta relativa alla gara Cup. «È inoltre falso che io abbia, direttamente o indirettamente, ricevuto pressioni di qualsiasi genere dal Dr. Maurizio Venafro in merito alla commissione di gara», aggiunge Longo. Venafro, capo di gabinetto di Zingaretti, si è dimesso alcuni giorni fa dopo aver reso noto di essere indagato per tentativo di turbativa d’asta nell’inchiesta su Mafia Capitale per la stessa gara d’appalto. «Ed è, infine, altrettanto falso che io abbia favorito finalità illecite di chicchessia nell’ambito della predetta gara – scrive ancora Longo -. È vero (solo) che sono stata sentita dai pm che conducono le indagini ed è a tutti evidente che nulla posso (al momento) riferire in merito ai fatti d’indagine, riservandomi, al termine del segreto investigativo, ogni più diffusa ed ampia precisazione. È certo che procederò, sia in sede civile che penale, nei confronti di chiunque dovesse diffamare tali false notizie». «Sento la necessità, sia a mia tutela personale, sia dell’Amministrazione che rappresento – scrive Longo – di fornirVi immediate precisazioni a fronte delle diffamatorie notizie apparse stamattina su alcuni organi di stampa».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login