Scuola, Zingaretti premia i baby diplomatici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scuola, Zingaretti premia i baby diplomatici

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha partecipato questa mattina al Teatro Quirino di Roma alla cerimonia di chiusura dell’Italian Model United Nations 2015, la più grande simulazione Onu mai realizzata in Italia per i ragazzi delle scuole medie inferiori, giunta quest’anno alla seconda edizione. All’evento erano presenti 400 studenti provenienti da 17 scuole della provincia di Roma. Con Imun Middle School Edition, è stato spiegato, si è riusciti ad avvicinare al mondo della diplomazia anche gli studenti più giovani portandoli a misurarsi con il metodo del ‘learning by doing’ (imparare facendo). Il successo di Imun Middle School Edition, le cui lezioni si sono svolte prevalentemente in inglese, è stato tale da dare vita a un’edizione parallela dedicata completamente all’istituto comprensivo ‘Viscontì, che si terrà dal 7 all’11 maggio 2015 e che coinvolgerà circa 450 studenti della scuola. Quello di oggi rappresenta il primo evento pubblico organizzato da United Network dopo la recente ufficializzazione della scelta dell’Italia, con Roma, quale Paese ospitante la prossima edizione della Conferenza internazionale di Harvard (‘Harvard WorldMUN’) nel 2016. La candidatura di Roma è stata fortemente sostenuta dalla Regione Lazio. «È un progetto bellissimo che sosteniamo da cinque-sei anni – ha affermato Zingaretti – Sono convinto che inserirlo nelle scuole sia importante, a partire dal fatto che le Nazioni Unite sono il luogo dove le persone si incontrano per trovare una soluzione prima di scontrarsi. Si usa il cervello prima della forza e questo aiuta a essere cittadini migliori. Questo – ha detto ancora – è il modo più concreto e meno ideologico per indicare ai ragazzi un’altra opportunità di convivenza non fondata sull’odio e il sangue ma sulla conoscenza dell’altro. Ringrazio tutto il mondo della scuola che ci ha creduto e che noi sosteniamo. Vedete, noi potremo operare tagli su tutto, o quasi tutto – ha sottolineato – ma il mio impegno fin dal primo giorno è quello di non togliere mai gli investimenti alle scuole del Lazio. Questo Paese ha bisogno di una nuova classe dirigente, e il luogo dove formarla non può che essere la scuola. Una delle cose più belle lette in questi giorni di mobilitazione sul cartello di una ragazza è stato: ‘Se la scuola è un costo, pensate quanto costa l’ignoranzà. Aveva ragione» ha concluso il governatore.

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