Roma 2024, Montezemolo: "Senza i giochi la città non cambierà mai" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Roma 2024, Montezemolo: “Senza i giochi la città non cambierà mai”

– «Si potrebbe dire che, purtroppo, a causa della corruzione, l’Italia e Roma non sono in condizione di correre, di lottare, di competere con gli Stati Uniti, con la Germania, con la Francia, ma sarebbe un discorso da disfattisti. Invece dobbiamo provarci»: l’ex presidente Fiat e Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, è oggi a capo del comitato promotore di Roma 2024 e al Financial Times ripete di credere alla candidatura olimpica della capitale d’Italia: «In questa città non è cambiato nulla in 20 anni e senza i Giochi non cambierà». Al centro delle polemiche e finita in prima pagina per il degrado e le storie di mafia capitale, Roma – ripete Montezemolo – ha comunque le carte in regola per giocarsi le sue chance. «Il modo migliore è quello di pulire e poi andare a cena fuori. Ma senza un invito a cena, non ci sarà mai pulizia», spiega il 67enne manager che non vuole minimizzare sui fatti criminosi che hanno investito l’amministrazione capitolina, nè tantomeno le defaillance per quanto riguarda i trasporti, la sporcizia o l’immigrazione e che ha messo in crisi la Giunta. «Grazie a Dio è venuto fuori – aggiunge – I cattolici la chiamerebbero una purificazione». Dopo la rinuncia della candidatura di Boston, Roma per le Olimpiadi estive del 2024 se la dovrà vedere con Parigi, Budapest e Amburgo, senza dimenticare che Toronto e Los Angeles possono ancora entrare nella mischia (c’è tempo fino al 15 settembre per presentare la candidatura) e il Ft parla dell’entusiasmo olimpico di Roma «tanto più singolare mentre altre città stanno invece lottando per persuadere i residenti sulla bontà e sulle ricadute che ne deriverebbero ad ospitare un evento del genere in un periodo di austerità. Roma, ricorda il quotidiano finanziario, ha rinunciato a candidarsi per i Giochi del 2020 dopo la crisi finanziaria: »A quel tempo – ricorda Montezemolo – l’Italia ha dovuto evitare di essere commissariata dal Fmi, così siamo stati costretti prima a pensare alla camicia, poi la cravatta«, dice. Oggi è diverso, primo perchè Roma vanta già gran parte delle infrastrutture di cui ha bisogno visto che ha ospitato le Olimpiadi del 1960 e inoltre »il 90% delle infrastrutture rimarrebbe alla città«, aggiunge l’ex presidente Fiat. Insomma, »è possibile fare molto per Roma, non solo in chiave Olimpiadi, ma soprattutto per il suo futuro«: tanto per fare un esempio, il villaggio olimpico – magari a Tor Vergata, dove c’è oggi l’università – potrebbe essere utilizzato in seguito, come città universitaria. Tra tanta euforia e sostegno bipartisan, i sindacati potrebbero invece ancora rappresentare una minaccia: »Questo è un rischio – riconosce – C’è una tradizione in Italia per cui i grandi eventi internazionali si risolvono solo con un accordo con i grandi sindacati, ma il problema è che i sindacati più piccoli non li puoi controllare«.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login