Scuola, i nidi aprono con difficoltà: maestre in assemblea. Rossi Doria: "Affrontiamo la crisi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scuola, i nidi aprono con difficoltà: maestre in assemblea. Rossi Doria: “Affrontiamo la crisi”

»Ho deciso di scrivervi questa lettera per informarvi della difficile situazione con cui è iniziato questo anno scolastico: una sentenza della Corte Europea di Giustizia ha stabilito qualche mese fa che le scuole non possono assumere a tempo determinato il personale che abbia già svolto più di 36 mesi di servizio«. Questa la lettera indirizzata dall’assessore alla Scuola del Comune di Roma Marco Rossi Doria ai genitori, in occasione di una sua visita ad alcuni asili nido della città che riaprono oggi. Una missiva analoga è stata indirizzata alle maestre. »Le norme non consentono ai Comuni di superare determinate quote, molto contenute, per le assunzioni. Dunque in questo momento è a repentaglio il posto di lavoro di tante maestre ed educatrici esperte operanti in tutti i Comuni di Italia – scrive Rossi Doria – Dal primo giorno ho raccolto questa sfida lavorando senza sosta con gli altri Comuni a tutte le soluzioni per risolvere il problema. Ma non è semplice in pochi giorni riuscire a sanare questa grave disparità tra scuole statali e comunali. È per questo che per le prime settimane il servizio nidi sarà garantito ma a turno unico (con chiusura prevista per tutti intorno alle 14 e non alle 16, ndr) Ci diamo 15 giorni per condurre la nostra battaglia al fianco delle lavoratrici. Siamo certi della vostra solidarietà«.«I primi quindici giorni si sono sempre fatti in turno unico nei nidi, ugualmente ho voluto spiegare a genitori e maestre che c’è una crisi che stiamo affrontando». Lo dice l’assessore alla Scuola di Roma Marco Rossi Doria in visita agli asili nido della Capitale nel giorno di riapertura. Qui si fa sentire il problema dei contratti alle precarie storiche bloccati da una sentenza UE. «Ho trovato un bel clima, ci sono mamme attente che esprimono solidarietà alle educatrici – continua – Certo, ci sono anche genitori che temono che possa essere in qualche modo toccato il servizio e per questo esprimono preoccupazione. Ma il clima è di grande civiltà e consapevolezza, questa città ha molte più risorse di quanto si dica in giro. Questa è la settimana decisiva per risolvere il problema dei contratti. Non voglio nemmeno pensare che si vada oltre i dieci giorni, il Governo è molto sensibile e sta lavorando».- «Saranno 5000 le supplenti storiche che resteranno a casa; verranno ‘licenziatè e 5000 famiglie correranno il rischio dell’indigenza economica, senza stipendio, a causa di una politica lontana dalla realtà che penalizza lavoratrici, famiglie e bambini e non saranno chiamate finchè non si troveranno soluzioni per affidare loro gli incarichi necessari a coprire anche i vuoti di organico di scuole dell’infanzia e nidi». Lo dichiara il coordinatore Rsu di Roma Capitale annunciando l’assemblea cittadina che inizierà a breve presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio. «Un ennesimo schiaffo al settore scolastico educativo della Capitale, i bambini e le famiglie ancora una volta avranno servizi inadeguati, che il personale di ruolo non potrà gestire in modo efficiente – spiega Cosentino -. Questa è l’ennesima dimostrazione di una mancata politica a favore dell’infanzia, a difesa dei diritti di bambine e bambini. Se pure apprezzabile, la disponibilità offerta dal nuovo assessore alle politiche educative, da sola non è sufficiente: chiediamo soluzioni immediate e urgenti. Invitiamo pertanto tutte le educatrici e insegnanti di ruolo e precarie, tutte le famiglie e gli amministratori dei Municipi a partecipare in massa all’assemblea cittadina che si terrà alle ore 16».

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