La promessa del cardinal Comastri: "Due case per le famiglie di profughi vicino al Papa" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

La promessa del cardinal Comastri: “Due case per le famiglie di profughi vicino al Papa”

Andranno a vivere vicino al Papa, all’interno delle mura leonine, le due famiglie di migranti che saranno accolte dalle parrocchie vaticane. Dopo l’appello di Papa Francesco all’Angelus per l’accoglienza concreta dei profughi, in Vaticano si è subito messa in moto la macchina organizzativa per tradurre l’annuncio di Bergoglio in realtà. «Il Papa vuole che vengano messi a disposizione due appartamenti del Vaticano per accogliere due nuclei familiari di profughi», ha detto all’ANSA l’Arciprete della Basilica Vaticana di San Pietro, il Card. Angelo Comastri, spiegando che l’individuazione delle famiglie che saranno ospitate è in via di definizione. «Domani – ha aggiunto il porporato – verificheremo immediatamente con l’Apsa (l’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, ndr) quali saranno gli appartamenti che saranno utilizzati». Papa Francesco vuole che siano all’interno del Vaticano e a lui vicini – ha spiegato Comastri – per garantire anche l’assistenza sanitaria e l’assistenza materiale in modo che queste famiglie abbiamo tutto il supporto necessario«. »Come premessa – ha spiegato – vorrei dire che da sempre la Chiesa Cattolica è casa della carità e il Papa è erede proprio di questa tradizione così di fronte al dramma dell’immigrazione ha sentito l’urgenza di fare qualcosa anche in prima persona non volendo essere da meno rispetto a questa tradizione di carità«. Il porporato fa quindi sapere, a proposito di quello che chiama »gesto profetico« con cui Bergoglio si è rivolto a tutte le parrocchie d’Europa, che per quel che riguarda il Vaticano le parrocchie di San Pietro e di Sant’Anna offriranno supporto alle due famiglie che troveranno ospitalità nei due distinti appartamenti. L’Arciprete della Basilica vaticana ha ammesso che l’annuncio di Francesco ha colto di sorpresa lo stesso Vaticano ma, ha aggiunto con un sorriso, »alle sorprese di Francesco siamo ormai abituati e ben volentieri ci mettiamo in moto per corrispondere al suo desiderio di essere vicini concretamente ai migranti«. Anche per il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, l’annuncio di Bergoglio è stata una »grande sorpresa che ci stimola e ci incoraggia sulla via della misericordia, nei confronti di questa povera gente disperata. Si tratta di continuare e di intensificare l’impegno e lo sforzo di tutte le diocesi italiane che stanno facendo da tempo«. Dell’appello parleranno i vescovi europei che si incontreranno nei prossimi giorni in Terra Santa, mentre in Italia si lavorerà per avere una »mappatura« delle disponibilità in modo da operare il più velocemente possibile. Diverso l’atteggiamento della chiesa cattolica ungherese sull’assistenza ai migranti: »Purtroppo non possiamo, perché potrebbe essere qualificato come illegale, traffico di esseri umani« ha detto ai giornalisti il cardinale Peter Erdo, arcivescovo di Eszterg.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login