L'accusa di librai e cartolai: "Comune non rimborsa i libri di testo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

L’accusa di librai e cartolai: “Il Comune non rimborsa i libri di testo”

«Anche quest’anno, come ormai tristemente noto, ad ormai 4 mesi dalla riapertura delle attività scolastiche, Roma Capitale non si dimostra all’altezza delle sue dichiarazioni d’intenti e dei protocolli sottoscritti. Gli esercenti, librai che, con propria personale esposizione, non solo finanziaria, hanno assicurato la fornitura dei testi scolastici alle famiglie in coincidenza con la richiesta, non hanno ancora ottenuto il rimborso delle fatture emesse». Lo dichiara una nota congiunta dell’associazione librai di Roma e provincia, Assocart Roma e del sindacato italiano librai e cartolibrai aderenti a Confcommercio e Confesercenti. «Caos organizzativo, parcellizzazione del procedimento, interlocutori autoreferenziali, ritardi, approssimazione, indisponibilità delle figure decisionali. Tutto questo in cambio di un servizio ‘sociale’ reso con responsabilità e che qualifica i livelli delle prestazioni sociali costituzionalmente garantiti. Le fatture giacciono presso i vari uffici di Ragioneria in attesa del riconoscimento di un credito per di più penalizzato dall’applicazione dei prezzi unitari (pro buono libro) parametrati all’anno scolastico 13/14 e dall’obbligatorietà di uno sconto dello 0.50%», denunciano le associazioni. I librai e i cartolai romano evidenziano le principali criticità, tra cui il non rispetto del «termine del 10.12.2015» per l’emissione dei mandati, il frazionamento «di importi di fatture senza alcuna modalità informativa e condivisa né con gli uffici né con i creditor», il «cattivo funzionamento sistema Sap che non ha consentito l’agevole passaggio a cura degli uffici »collegamento fatture a impegno«».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login