Gemelli, social bond dell'Ubi banca per la cinema-terapia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Gemelli, social bond dell’Ubi banca per la cinema-terapia

– Ubi Banca emette il social bond ‘Ubi Comunità per Fondazione Policlinico A. Gemelli’ che contribuirà a trasformare il cinema in un’esperienza terapeutica. Il progetto ha una durata di 3 anni e prevede la misurazione (Sroi) del beneficio sociale generato. Parte dell’importo collocato andrà a beneficio della realizzazione, in collaborazione con MediCinema, della prima sala cinematografica (130 posti) realizzata in ospedale. Si stima che il progetto produrrà circa 4,38 euro di benefici sociali per ogni euro investito. Il prestito obbligazionario ‘solidale’ ammonta complessivamente a 20 milioni di euro. La sala MediCinema potrà ospitare pazienti adulti e minori del Gemelli in ricovero di medio-lunga degenza e in terapia post ricovero, disabili o persone fruitrici di programmi di assistenza e di supporto psicologico e i loro familiari. In contemporanea verrà avviato uno studio clinico volto a dimostrare come l’utilizzo del cinema quale elemento di distrazione possa diventare anche terapeutico, alleviando la sofferenza fisica e mentale in affiancamento alla tradizionale terapia medica. I risultati raggiunti, anche in termini di impatto sociale, saranno rendicontati applicando la metodologia di calcolo dello Sroi. Le obbligazioni, emesse da Ubi Banca, hanno taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro, durata 3 anni, cedola semestrale, tasso annuo lordo pari al 0,80%. Possono essere sottoscritte dal 12 febbraio 2016 al 31 marzo 2016, salvo chiusura anticipata o estensione del periodo di offerta. Ubi Banca devolverà alla Fondazione un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte. Il contributo complessivamente devoluto alla Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli, a titolo di liberalità, può arrivare fino a 100.000 euro in caso di sottoscrizione dell’intero ammontare nominale delle obbligazioni oggetto dell’offerta. Nel caso del progetto con Fondazione Policlinico A. Gemelli, è stato stimato ‘ex ante’ che ogni euro investito a sostegno del progetto produrrà circa 4,38 euro di benefici sociali a favore dei malati e delle loro famiglie, grazie ai fenomeni positivi correlati al programma, quali la riduzione dei tempi di degenza in ospedale e il miglioramento dell’uso dei farmaci, oltre alla riduzione della percezione del dolore e dello stress psico-fisico dovuto sia alla degenza clinica che alle terapie in day-hospital. I beneficiari diretti calcolati sono 750 in un anno, di cui 450 pazienti adulti ricoverati in reparti neurologici e oncologici e 180 pazienti minori ricoverati in reparti neurologici, oltre a 120 cittadini non degenti che potranno accedere ai programmi offerti presso la struttura ospedaliera, innovando il concetto di ‘ospedale aperto’ alla cittadinanza. «I risultati raggiunti e l’interesse che continuiamo a riscontrare da parte dei nostri clienti, investitori e delle organizzazioni non profit, confermano sia la bontà e l’efficacia dei social bond sia il posizionamento di Ubi Banca come partner di riferimento del Terzo settore – sostiene Rossella Leidi, Chief Business Officer di Ubi Banca – Abbiamo deciso di supportare la Fondazione del Policlinico Gemelli e di MediCinema con l’emissione di questo nuovo social bond perché in questo progetto vediamo un esempio concreto di innovazione sociale e di nuovo approccio al welfare che potrà dare concreti vantaggi non solo ai malati e alle loro famiglie, ma anche agli staff medici». «Il sostegno di Ubi Banca al nostro progetto di dare sollievo ai degenti del Gemelli anche grazie alla ‘cinematerapia’ ci inorgoglisce», afferma Enrico Zampedri, direttore generale della Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli di Roma. «Un altro partner importante si unisce e rafforza la squadra per vincere la sfida di realizzare la prima vera sala cinematografica dentro un ospedale italiano, affiancandosi a Disney Italia, a Rai Cinema e a tantissime persone che stanno dando il proprio contributo. L’unione fa la forza – conclude Zampedri – una forza buona per il bene di chi si trova a vivere in ospedale l’esperienza della malattia. Il nostro auspicio è che questa proficua collaborazione con Ubi Banca possa consolidarsi e proseguire nel tempo».

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