Bilancio, allarme sui conti del Campidoglio: "Soldi in cassa fino al 2018" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio, allarme sui conti del Campidoglio: “Soldi in cassa fino al 2018”

Lo afferma dell'ex commissario straordinario Massimo Varazzani, in una lettera inviata al presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia; secondo quanto riporta oggi 'Il Messaggero

Allarme sui conti del Campidoglio: i fondi dello Stato per Roma Capitale e l’Irpef versata dai cittadini non sarebbero sufficienti a fronteggiare i debiti pregressi. È quanto emergerebbe da una lettera a firma dell’ex commissario straordinario Massimo Varazzani inviata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia, secondo quanto riporta oggi ‘Il Messaggero’. In sostanza, nella missiva viene evidenziato che i 300 milioni annui concessi dallo Stato, più i 200 milioni l’anno che arrivano dall’Irpef dei romani, sono sufficienti a fronteggiare i debiti pregressi ancora solo per qualche anno. «Dal quadro delineato – spiega la lettera – emergerebbe la sostanziale impossibilità della gestione commissariale a fronteggiare il debito pregresso di Roma Capitale a partire dalla fine 2018/inizio 2019, momento in cui rimarrebbe da corrispondere il solo debito finanziario residuo (relativo al periodo 2019-2048) di 5,0 miliardi di euro, oltre a circa 3,8miliardi di interessi a finire, per un totale di 8,8miliardi di euro». Nella lettera, prosegue il quotidiano, la soluzione indicata sarebbe quella di «un formale accollo da parte dello Stato del debito finanziario residuo». Insomma, i 5 miliardi di euro del vecchio passivo di Roma dovrebbero venire ‘affogati’ nel debito pubblico.

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