Inchiesta Anas, perquisizioni per il giro di mazzette: sequestrati 800mila euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Inchiesta Anas, perquisizioni per il giro di mazzette: sequestrati 800mila euro, 19 arresti

L'operazione di questa mattina ha visto impegnati oltre 250 finanzieri e rappresenta la seconda tranche dell'inchiesta scattata a ottobre dell'anno scorso sulle tangenti pagate dagli imprenditori destinatari degli appalti ai funzionari

– Una cinquantina di perquisizioni sono in corso negli uffici e nelle abitazione di una cinquantina di persone coinvolte, a vario titolo, nella seconda tranche dell’inchiesta sulle mazzette all’Anas, che ha fatto scattare i provvedimenti nei confronti di 19 tra funzionari dell’azienda, imprenditori e professionisti. Gli uomini della Guardia di Finanza stanno inoltre procedendo al sequestro di disponibilità finanziarie per 800mila euro ritenuti il profitto della corruzione. L’operazione di questa mattina ha visto impegnati oltre 250 finanzieri e rappresenta la seconda tranche dell’inchiesta scattata a ottobre dell’anno scorso sulle mazzette pagate dagli imprenditori destinatari degli appalti ai funzionari dell’Anas. Tra questi Antonella Accroglianò, la dirigente soprannominata ‘dama nera’. Ed è proprio sulla base delle sue ammissioni e dei successivi riscontri e verifiche effettuati dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, che sono scattati i provvedimenti di oggi. “In riferimento alla notizia dei 19 arresti effettuati questa mattina dalla Guardia di Finanza, nell’ambito della seconda tranche dell’indagine Dama nera, Anas precisa che essi coinvolgono solo un dipendente dell’Azienda, Elisabetta Parise, già oggetto nei mesi scorsi di trasferimento, mentre altri 5 ex-dipendenti sottoposti a provvedimenti cautelari (Antonella Accroglianò, Oreste De Grossi, Antonino Ferrante, Sergio Lagrotteria, Giovanni Parlato) erano già stati tempestivamente licenziati da Anas e un altro dipendente (Antonio Valente, non arrestato durante la prima fase delle indagini) non fa più parte degli organici dell’Azienda dal 1° gennaio 2016. Anas ha già richiesto alla Procura di Roma gli atti dell’indagine per poter espletare in tempi rapidi tutte le azioni ritenute necessarie a tutela dell’Azienda, eventualmente fino al licenziamento”. Lo comunica, in una nota, Anas.Si allarga anche ad un parlamentare di Forza Italia, Marco Martinelli, l’inchiesta su un presunto giro di corruzione  all’interno di Anas. Nell’ambito della seconda tranche dell’indagine, che nei mesi scorsi aveva già portato all’arresto di Antonella Accroglianò, ex responsabile del coordinamento tecnico amministrativo di Anas e di altri quattro dirigenti della medesima società, Martinelli è ora indagato per turbativa d’asta e corruzione. Secondo l’accusa, Martinelli, nella sua qualifica di componente della VII commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, sarebbe stato in grado di “garantire la nomina di un presidente di gara che non fosse ostile all’impresa” individuata per al concessione di un appalto. In particolare, il parlamentare avrebbe avuto un ruolo nella commessa relativa alla strada statale sicula 117 e delle opere per gli svincoli con la statale 20 e per Nicosia Nord. Un interessamento che, ancora secondo quanto emerge dall’inchiesta, avrebbe fruttato a Martinelli 10.000 euro e la promessa di ulteriori 270mila da dividere con Accroglianò e un altro indagato nella vicenda.

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