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Gli ex lavoratori Almaviva incontrano il sindaco Raggi

almavivaUn gruppo di una quindicina di ex lavoratori del call center Almaviva contact si è radunato oggi pomeriggio in Campidoglio. I manifestanti hanno atteso sul sagrato della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, che si trova proprio sul colle, al termine della processione dell’Epifania la sindaca di Roma Virginia Raggi, esponendo dei cartelli di protesta, per chiedere sostegno.

“Aiutaci sindaca”, gridavano innalzando cartelli sui 1666 dipendenti rimasti senza lavoro. Raggi si è fermata ad ascoltarli e ha detto tra l’altro che “il reddito di cittadinanza (proposta di M5S, ndr) sarebbe molto utile in questo caso”.

“Conosco la vostra situazione, la conoscono i nostri consiglieri e i nostri parlamentari – ha anche detto la sindaca incontrando i lavoratori Almaviva sul sagrato. “Abbiamo depositato un disegno di legge sui call center. Pensiamo che debba essere premuto l’acceleratore su tutte le occasione di lavoro: si possono creare ad esempio nel settore delle energie rinnovabili. Il governo dovrebbe investire, invece va in un’altra direzione”.

“Lo dobbiamo creare il lavoro. In questa situazione il reddito di cittadinanza non avrebbe fatto un minimo di danno – ha detto la sindaca -. Invece loro (il governo, ndr) preferiscono trovare 20 miliardi per salvare le banche invece che 17 miliardi per il reddito di cittadinanza. Dobbiamo lavorare molto per riuscire a ridarvi il lavoro”.

“Non vi dimentico”, ha promesso Raggi prima di dare appuntamento a una delegazione di lavoratori licenziati di Almaviva più tardi in Campidoglio.

Dopo l’incontro i lavoratori hanno riferito che “la sindaca ci ha espresso il suo appoggio futuro e la possibilità di riunirci con assessori della giunta e anche parlamentari che sono in commissione lavoro. In primo luogo per darci appoggio sulla richiesta che noi faremo al governo di ammortizzatorisociali più forti che abbiano maggiore copertura e su idee e azioni concrete di ricollocazione del personale licenziato”.

“La sindaca si è impegnata molto a starci vicino – ha continuato a spiegare il delegato – anche perché poi questo è un problema che va a pesare sulle spalle sia del comune di Roma che della Regione Lazio. A breve ci sarà un incontro: entro il 15 gennaio, infatti, ritorneremo a parlare della nostra situazione”.

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