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Genoa-Roma 0-1, un autogol di Izzo tiene in corsa i giallorossi

roma_sportLa Roma batte il Genoa ed espugna il Ferraris, impresa riuscita solo al Palermo in questa stagione, e tenta di tenere il passo della Juventus, grazie a una gara sofferta, ben giocata a tratti ma che alla fine la premia al di là dei meriti. Il gol della vittoria (36′ del primo tempo), una autorete, è frutto di un colpo di fortuna, con la palla che carambola addosso a due avversari e beffa Lamanna. Poco altro ha fatto di rilevante in attacco la squadra di Spalletti se si toglie la palla del possibile 2-0 di Dzeko, nella ripresa, che si stampa sul palo. In mezzo tanto Genoa, tre parate decisive di Szczesny, l’ultima nel recupero su bella girata dal limite di Ocampos, tra i migliori in campo, e un aiuto dell’arbitro Rizzoli, che ha negato un possibile rigore al Genoa nel primo tempo sullo 0-0 quando Strootman ha mancato la palla e colpito Rigoni in area. Anche la Roma ha recriminato per un rigore nella ripresa per un calcio al volto a Fazio, ma il giocatore è sembrato arrivare in ritardo sull’avversario. Spalletti può dunque essere soddisfatto del risultato. Temeva il Genoa ma è uscito vittorioso dalla battaglia tornando a vincere in trasferta dopo un lungo digiuno. Il tecnico ha scelto Jesus in difesa vicino a Fazio e Rudiger, ha confermato la previsione della vigila a centrocampo con Emerson, De Rossi, Strootman e Peres, sistemato l’ex Perotti e Naingoolan dietro a Dzeko. Juric, senza Rincon venduto e Veloso infortunato, ha rivoluzionato il centrocampo mettendo Rigoni vicino a Cofie e togliendolo così da compiti di jolly d’attacco. Confermati tutti gli altri: Burdisso, Izzo e Munoz in difesa, Laxalt e Lazovic sulle fasce, Ninkovic, Simeone e Ocampos in attacco. Genoa e Roma si sono affrontate a viso aperto fin dall’inizio. Al primo minuto Szczesny ha salvato la porta su tiro da fuori area di Laxalt con un tuffo nell’angolo lontano, al 3′ Perin ha fatto una parata miracolo su Dzeko da distanza ravvicinata. Il portiere rossoblu ha poi dovuto lasciare il campo per un infortunio al ginocchio. Al suo posto Lamanna. Il Genoa ha premuto di più nella prima parte del tempo con belle azioni in velocità che i difensori romanisti hanno contenuto con difficoltà. Al 23′ è apparso evidente un rigore per il Genoa che Rizzoli pero non ha concesso: Strootman ha mancato la palla e ha colpito in area Rigoni, che è caduto a terra ed è rimasto di sasso quando ha visto che l’arbitro ha ignorato il fallo. Al 36′, a sorpresa, il gol del vantaggio della Roma, fin lì ben poca cosa in attacco. È un colpo di fortuna: un tiro cross di Peres colpisce due giocatori del Genoa, prima Cofie e poi Izzo, e finisce in rete. Il Genoa ha ben reagito mettendo in area diverse palle pericolose ma il portiere ospite si superato ancora una volta e ha salvato il vantaggio al 39′ con un istinto da campione su un tiro deviato. La Roma ha cercato di legittimare il vantaggio nella ripresa partendo forte. De Rossi ha chiesto un rigore per il calcio a Fazio ma è stato ammonito, poi il centravanti romanista ha colpito un palo clamoroso (13′) con un tiro in corsa su cross da destra. L’arbitro Rizzoli poco dopo ha fatto infuriare il pubblico dando un fallo alla Roma su una ripartenza di Ocampos che, invece, il fallo sembrava averlo subito. La Roma ha cercato di controllare la gara ma la tenacia del Genoa l’ha tenuta col fiato sospeso fino alla fine. La difesa, che nonostante qualche pasticcio di troppo ha mostrato saldezza fisica, soprattutto in Jesus, ha vacillato alcune volte sotto la pressione di Ocampos e Laxalt. Ha tenuto a galla i giallorossi sicuramente Nainggolan, in grande forma e sempre protagonista nelle azioni degli ospiti. Perotti non ha invece brillato ed è stato subissato di fischi dall’ex pubblico amico. Spalletti lo ha cambiato con El Shaarawy al 33′. Il finale in crescendo del Genoa, impreciso però nell’ultimo passaggio, ha fatto tremare Spalletti, salvato nel recupero dal solito Szczesny quando Ocampos ha calciato sotto la traversa un pallone che il portiere in tuffo a deviato in angolo.

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