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Raggi al contrattacco per far dimenticare i problemi veri della sua Giunta?

virginia-raggi-estateLa Raggi al contrattacco per far dimenticare i problemi veri della sua Giunta. Si sveglia improvvisamente e carica a testa bassa Zingaretti sulla questione del lago di Bracciano con un bel ricorso al tribunale delle Acque per stoppare la seconda ordinanza quella che impone il prelievo di 400 litri secondi fino al 10 agosto (invece della prassi di 1.100 litri al secondo), dall’11 al 31 agosto 200 litri al secondo e dal primo settembre lo stop definitivo. La Raggi chiede un provvedimento cautelare “inaudita altera parte” contestando il “difetto di attribuzione” e quello di “istruttoria”. Che abbia torto o ragione, viene da dire: finalmente! Ma ci si chiede anche perché non si sia mossa prima, come sindaco della città metropolitana, perché non abbia suggerito vie d’uscita con tutto il largo anticipo che la situazione consentiva.Si è fatta fregare sul tempo dall’avversario, complimenti. Era troppo occupata a giocare con gli assessori e con i conti delle partecipate. Idem per la seconda mossa, anche questa fatta con colpevole ritratto. Prestiti facili e appalti discutibili all’Ipa, l’istituto di previdenza e assistenza per i dipendenti di Roma Capitale, accidenti. Improvvisamente la Raggi quasi di soppiatto, ma in modo che tutti sappiano, si è recata da Pignatone in Procura per presentare un esposto. La Procura ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati né ipotesi di reato. Un segnale? Un ammonimento? Un maldestro tentativo di distrarre l’attenzione, di creare una cortina fumogena? Sembra di vivere una fiction televisiva in presa diretta.

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