Vilipendio, Storace: "Se prevarrà il diritto sarò assolto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vilipendio, Storace: “Se prevarrà il diritto sarò assolto”. Sentenza rinviata

– L’udienza sul caso di vilipendio cui è accusato Francesco Storace è stata rinviata al 21 novembre. A darne notizia è lo stesso vicepresidente del consiglio regionale del Lazio sul suo profilo Facebook. «Per uno sciopero della giustizia – spiega -, è stata rinviata l’udienza di oggi suo caso Napolitano, al 21 novembre, alle 13:30». «Purtroppo, dopo sette anni – commenta l’ex governatore del Lazio -, si protrae nel tempo questa vicenda ma si illude chi sogna che io possa inseguire la prescrizione del reato, se resta così com’è. Devono abolirlo. E grazie a tutti per la straordinaria solidarietà, a partire dalla rete. Seguiremo quel che succede in Parlamento sulla riforma del vilipendio, presseremo il ministro Orlando, ma sia il presidente Napolitano a dire al Parlamento di fare il suo dovere». Si dichiara «sereno» e ribadisce che non intende avvalersi «di alcun privilegio e di essere pronto ad affrontare anche il carcere». La vigilia dell’udienza per il processo che lo vede imputato di vilipendio del presidente della Repubblica è trascorsa per Francesco Storace tra interviste e la consapevolezza che se davanti al giudice monocratico «prevarrà il diritto l’assoluzione sta nelle cose». Tuttavia la vigilia è stata animata da una polemica con il ministro Orlando per un ‘errorè su twitter fatto e ammesso dallo stesso Guardasigilli. «Al ministro della Giustizia piace giocare con la vita altrui. Andrea Orlando, che non si è degnato di rispondere a una mia lettera sulla questione che domani mi vedrà a processo per Napolitano sull’anacronistico reato di vilipendio, tambureggia su twitter e offende – lui sì – le persone. Non al limite della querela, ovviamente, ma quello della sensibilità lo oltrepassa eccome», attacca dal Giornale d’Italia il leader de ‘La Destra«. Che chiarisce: »La domenica pomeriggio di twitter ha visto tra le maggiori tendenze l’hashtag #iostoconstorace riferito al processo in cui sono imputato per una polemica su cui mi chiarii con lo stesso Capo dello Stato. Ebbene – spiega Storace – di fronte a un utente della rete che sfotteva un mio sostenitore scrivendogli ‘è un problema tuò, Andrea Orlando non ha trovato di meglio da fare che cliccare sul tasto ‘preferitì la battuta del mio detrattore«. Ma il ministro dà ragione a Storace e gli chiede scusa. »La scarsa dimestichezza con i social network mi ha tradito. Mentre su Twitter seguivo la discussione relativa all’hashtag #iostoconstorace, ho cliccato inavvertitamente su un commento di un utente. E il risultato è stato quel che si è visto. Nei prossimi giorni – spiega Orlando – incontrerò il presidente della Commissione Giustizia del Senato per discutere del testo già presentato in tema di reato di vilipendio«. Quanto all’udienza di domani Storace non nega che se invece la sua vicenda penale dovesse assumere caratteristiche »politiche« potrebbe rappresentare »una seria preoccupazione«. Altro su questo punto non dice ma è pronto a recarsi davanti al giudice della X sezione del tribunale di Roma per una vicenda che nasce nel 2007. All’epoca l’ex ministro della Sanità e presidente della Regione Lazio rivolse un attacco alla senatrice a vita Rita Levi Montalcini sostenendo, in sintesi, che rappresentava una sorta di »stampella« del governo allora presieduto da Romano Prodi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenne a difesa del premio Nobel e venne a sua volta attaccato dal leader de La Destra, che definì »indegno« il comportamento del capo dello Stato. »Successivamente ebbi modo di chiarirmi con il presidente Napolitano, ho avuto modo di farlo nel corso di un lungo colloquio al Quirinale alcuni anni fa – prosegue Storace – ma il processo penale è andato avanti lo stesso«. Da qui l’avvio dell’indagine dopo il via libera del ministro della giustizia, Clemente Mastella. »Decise in poche ore – afferma Storace – ma su questa decisione non voglio fare ulteriori commenti perchè non voglio affrontare un altro processo«. Storace sostiene che »è pronto ad affrontare anche il carcere ma ma faccio notare come proprio domani in commissione giustizia al Senato inizia la discussione sul disegno di legge per l’abrogazione del reato di vilipendio«. Il leader della Destra annuncia che domani »sarà regolarmente in aula« anche se c’è il forte rischio che l’udienza di domani venga immediatamente rinviata alla luce dell’astensione dei Magistrati Onorari di Tribunale che già oggi ha paralizzato l’attività del tribunale monocratico.

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