Metro C, il consorzio accusa: "Ritardi colpa delle varianti, mancano 130 milioni, tratta fino a Clodio non finanziata" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Metro C, il consorzio accusa: “Ritardi colpa delle varianti, mancano 130 milioni, tratta fino a Clodio non finanziata”

«Per quanto riguarda i tempi ci sono stati degli allungamenti dovuti essenzialmente al fatto che per quest’opera ci sono state delle varianti. Quarantacinque in totale e tutte ordinate dall’amministrazione e quindi per fatti indipendenti dalla volontà dei costruttori». Così il presidente del consorzio Metro C Franco Cristini. «Il contraente generale ne ha subito le conseguenze sia sul piano numerico che economico – spiega – Queste varianti sono costate poco più di 300 milioni di euro con una significativa incidenza anche sui tempi di realizzazione. Tra le varianti più significative quella che riguarda la stazione di San Giovanni dove nel progetto iniziale si doveva arrivare passando sopra la linea A. Ma visti i ritrovamenti archeologici e quanto stabilito dalla sovrintendenza si è cambiato il progetto. E ora la linea da Lodi a San Giovanni passa sotto la linea A». «Oltre ad aver avuto sempre finanziamenti spezzettati e in ritardo oggi siamo in una situazione finanziaria molto grave: Metro C ha fatture emesse e non pagate per un importo molto rilevante di 132 milioni di euro, oltre a 57 milioni di mancata contrattualizzazione di lavori ordinati e già eseguiti». Così il presidente del consorzio Metro C, Franco Cristini. «Ci stanno mettendo in una situazione di difficoltà finanziaria insostenibile che si riflette anche su tante grandi, piccole e medie imprese che lavorano con noi» ha aggiunto. «Il contratto originario prevedeva la realizzazione della linea da Pantano a Clodio/Mazzini, ma il tratto da piazza Venezia a Mazzini non è oggetto in questo momento di finanziamento». Lo ha detto il presidente del consorzio Metro C, Franco Cristini. «I lavori sono stati disposti solo fino ai Fori Imperiali – spiega -, e l’amministrazione ci ha messo 4 anni a finanziare la parte da San Giovanni ai Fori. La progettazione dopo Venezia è stata sospesa 5 anni fa, quello che avverrà dopo è nelle mani dell’amministrazione». «Se l’amministrazione decide di terminare la linea ai Fori da quel momento non può andare a rimetterla in gara, ma ce lo devono dire – aggiunge l’amministratore delegato di Metro C, Fabio Giannelli – Noi vorremmo conoscere le intenzioni dell’amministrazione per poter organizzare le nostre attività».«Abbiamo depositato a dicembre, nei termini dello Sblocca Italia, il progetto definitivo per il tratto da Fori Imperiali a piazza Venezia, e inoltre al ministero è stato depositato il progetto di massima che riguarda il tratto da Venezia a Ottaviano». Così il presidente di Roma Metropolitane Paolo Omodeo Salè a margine di un sopralluogo nelle nuove stazioni della metro C. «Il progetto – spiega – prevede dopo Venezia le stazioni di San Pietro, che sarà realizzata tra via della Conciliazione e Castel Sant’Angelo, e poi Ottaviano. La tratta tra Venezia e San Pietro, lunga circa un chilometro e mezzo, sarà senza stazioni perchè visti i riscontri archeologici non se ne possono realizzare su corso Vittorio. Il costo complessivo della tratta si stima sia di circa 1,3 miliardi di euro». – Oltre 6.200 verifiche ‘anti-mafià per prevenire qualsiasi forma di infiltrazione mafiosa nei cantieri della metro C. È quanto fatto dal consorzio Metro C durante la realizzazione della terza linea metropolitana della Capitale. Le verifiche sono state eseguite per contratti, servizi e forniture. «Abbiamo sempre agito in stretta collaborazione con la Prefettura di Roma – spiegano dal consorzio che racchiude le aziende Astaldi, Vianini Lavori, Ansaldo Sts, Cmb e Ccc -, operando nella rigorosa osservanza del ‘Protocollo della legalita»«.L’investimento attuale per la tratta Pantano-Fori imperiali (21,5 km di linea con 24 stazioni), spiegano da Metro C, ammonta a 2.9 miliardi di euro, comprensivo di Iva, con un incremento, rispetto a quanto originariamente previsto, «pari a circa un terzo, da cui scaturisce un costo per km di circa 138 milioni di euro», comprensivo della fornitura dei treni «in linea con i costi di analoghe metropolitane automatiche realizzate in Europa». «L’incremento dell’investimento – precisano -, pari a 740 milioni di euro, è dovuto: 315 milioni per le 45 varianti tutte ritenute necessarie e disposte dal committente; 230 milioni per il riconoscimento dei soli costi derivati dalla maggior durata di esecuzione dell’opera, determinata dalla varianti; 90 milioni per gli oneri di contraente generale previsti per legge, quantificati sulla base di una sentenza e formalizzati con l’atto attuativo, ovvero quanto riconosciuto corrisponde al 3,75% sull’importo dei lavori, percentuale decisamente inferiore al 6%, valore minimo di legge definito dal Codice dei Contratti; 20 milioni per compensazioni previste dalla legge per incremento costi dei materiali».

«Le talpe tra 10 mesi inizieranno a scavare. Sono attesi 12 mesi di gallerie. Quindi nell’arco di 24 mesi se tutto procede regolarmente le tbm potrebbero essere arrivate ai Fori imperiali». Così il presidente di Roma Metropolitane Paolo Omodeo Salè a margine di un sopralluogo nelle nuove stazioni della metro C. La prima tratta della metro C, da Monte Compatri/Pantano a Centocelle, ha aperto al pubblico il 9 novembre del 2014. La seconda tratta, che va da Centocelle a Lodi, è lunga 5,4 km e prevede sei stazioni: Mirti, Gardenie, Teano, Malatesta, Pigneto e Lodi. E oggi i vertici del consorzio Metro C, insieme al presidente e ad di Roma Metropolitane Paolo Omodeo Salè, hanno fatto un sopralluogo nelle nuove fermate della terza linea metropolitana della Capitale con tanto di viaggio sul treno ‘driverless’, ovvero senza conducente. «Si tratta di un’opera importante – commenta il presidente del consorzio Metro C Franco Cristini – Di questa metropolitana ne esistono pochi esempi al mondo. E per di più è realizzata da società tutte italiane. I lavori sono iniziati circa 8 anni fa e in questi anni sono stati completati 18 chilometri di linea. Nel tratto già aperto il servizio si sta svolgendo in modo regolare. La linea funziona perfettamente». Intanto il 30 aprile tornerà l’Open Day Metro C. Porte aperte, dalle 12.30 alle 19.30, a romani e turisti per visitare le sei nuove stazioni della nuova tratta che apriranno a breve al pubblico.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login