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Virginia Raggi proclamata sindaco. Oggi l’insediamento ufficiale


Oggi ci sarà l’insediamento ufficiale per Virginia Raggi, nuovo sindaco M5S – la prima donna della storia della Capitale – che potrà iniziare la “rivoluzione” promessa, partendo dai conti disastrosi del Comune e dal taglio agli sprechi

Piazza_del_CampidoglioL’Ufficio Centrale Elettorale del Tribunale di Roma nella persona del presidente Francesco Oddi ha proclamato Virginia Raggi sindaco di Roma. Oggi ci sarà l’insediamento ufficiale per il nuovo sindaco M5S – la prima donna della storia della Capitale – che potrà iniziare la “rivoluzione” promessa. E comincerà mettendo mano ai conti disastrosi del Comune – 13-16 miliardi di debito -, con tagli massicci agli sperperi, specie nelle aziende partecipate. “Cominceremo dagli sprechi, 1,2 miliardi l’anno”, ha detto al canale Euronews. Sarà una mattinata dedicata alla deposizione di corone d’alloro, di rito per un primo cittadino neo eletto.

Il primo impegno da sindaco è stato quello della celebrazione del Giubileo per le donne e gli uomini impegnati nelle istituzioni pubbliche. Poi, dopo la proclamazione da sindaco ha partecipato con la fascia tricolore nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense all’evento giubilare dedicato proprio agli amministratori pubblici. Insomma per lei un vero e proprio “battesimo” per il debutto ufficiale da prima cittadina della Capitale. Subito dopo presso la Basilica di San Giovanni in Laterano Raggi ha preso parte alla celebrazione eucaristica giubilare e al passaggio della Porta Santa.

L’avvocato 37/enne sarà affiancata dalla giunta, che in queste ore viene completata. In particolare l’assessore al Bilancio si occuperà dell’audit – la verifica – sul debito di Roma. “Una cosa che non è mai stata fatta”, ha sottolineato Raggi. La precondizione per rinegoziarlo a tassi d’interesse più bassi e recuperare risorse per i servizi. “Un’altra inchiesta sui campi rom, tra arresti e tangenti – ha twittato Raggi dopo i nuovi arresti anche in Campidoglio -. Il mio grazie alla Procura e alle forze dell’ordine. Ora #voltiamopagina”. L’assessore responsabile dei conti dovrà con il sindaco iniziare a tagliare il miliardo e passa di sprechi individuati, il tesoro da usare per gli interventi più urgenti. Si metterà mano alle partecipate – i colossi Ama (rifiuti), Atac (trasporti) e Acea (acqua ed energia elettrica) in primis. Non sarà uno spoil system puro, si fa notare, nessun cambio della dirigenza sistematico. Si valuterà il lavoro fatto dai vertici – che stanno rimettendo il mandato -, stelle polari il merito e il miglioramento dei servizi. Raggi ha promesso di eliminare consulenze e appalti esterni inutili o poco chiari. Su questi ultimi lavorerà di concerto con l’Autorità anticorruzione (Anac).

Il presidente Raffaele Cantone ha intanto smentito che sia stata aperta un’istruttoria sulla consulenza dell’avvocato Raggi con la Asl di Civitavecchia, tema che ha incendiato la vigilia del voto. “Faremo una valutazione – ha detto Cantone – per capire se c’è uno spazio per un nostro intervento”. Intanto, nelle ‘pieghe’ del codice di comportamento redatto in vista delle amministrative romane, si legge che anche i candidati assessore saranno tenuti ad operare in sintonia “con le indicazioni date dallo staff”. E per tutti, in caso di inadempienze, il rischio è di multa per danno di immagine di almeno 150 mila euro.

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