Mafia capitale, l'ultimatum del Pd: "Rimpasto o tutti a casa". Marino e Orfini smentiscono, Sel: "Stop ingerenze" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mafia capitale, ultimatum Pd: “Rimpasto o a casa” Marino e Orfini smentiscono, Sel: “Stop ingerenze”

"Nell'incontro di ieri sono stati affrontati argomenti che riguardano il futuro e il cambiamento della città. I retroscena privi di fondamento", replica l'ufficio stampa del Campidoglio. Vendoliani pronti alla crisi se dovesse saltare il vice sindaco Nieri

Cambi radicali in giunta, a partire dal vicesindaco. Via il vendoliano Nieri e dentro un uomo forte del Pd. Profilo politico e doppie poltrone per Sel. L’alternativa, mandare tutti a casa. Perché il braccio di ferro con il premier Renzi non può andare avanti a lungo. Le conseguenze, negative, tutte a carico del Partito democratico. E di Roma. Così la pax armata tra palazzo Chigi e il sindaco Marino potrebbe non reggere oltre. Tornando al mese scorso, quando il presidente del Consiglio lanciò la sua offensiva per la presa del Campidoglio, insieme a tutto il suo giglio magico oramai romanizzato. Con il commissario capitolino e presidente nazionale dei dem, Matteo Orfini, non più disposto a giocare il ruolo del parafulmine per il primo cittadino. In procinto di lasciare anche Paolo Masini (Scuola) ed Estella Marino (Ambiente). Il pressing verso Marta Leonori, titolare delle Attività produttive sarà più complicato, perché la fedelissima dell’ex senatore e chirurgo può vantare la guerra vinta contro i camion bar,  spostati d’imperio dal cuore storico e monumentale della Capitale. L’operazione della super giunta, però, arriverà solo dopo la decisione del ministro degli Interni, Angelino Alfano, sul destino di Marino. La lettura della relazione del prefetto Franco Gabrielli non allontana, in via definitiva, l’onta dello scioglimento per mafia. Ma l’ultima parola spetta al governo nazionale. Ricostruzione che, però, i diretti interessati smentiscono in maniera perentoria.

«Nell’incontro avvenuto ieri in Campidoglio tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il commissario del Pd romano e presidente del Partito Democratico Matteo Orfini sono stati affrontati argomenti che riguardano il futuro e il cambiamento della città. Tutte le voci e i retroscena usciti sui giornali di oggi a proposito di rimpasti o fantasiosi totonomi sono del tutto privi di ogni fondamento». Lo afferma, in una nota, l’ufficio stampa del Campidoglio.

«Ieri ho incontrato Ignazio Marino. Abbiamo parlato di progetti per Roma. Non di rimpasti. Con buona pace dei retroscena pubblicati oggi». Lo scrive su twitter il commissario del Pd di Roma Matteo Orfini.- Al tweet di ‘Romafaschifò che recita: «Orfini vuoi fare giunta di deputati/assessori a mezzo servizio? Almeno non toccare Marta Leonori sennò davvero la gente per bene si rivolterà», il commissario dem replica: «Ma tu credi ai retroscena dei giornali???».

– «Per quanto ci riguarda la fase due deve concretizzarsi nella fine delle ingerenze politiche destabilizzanti del Pd nazionale su Roma. L’unico interessamento che chiediamo è quello che interessa ai romani e che per ora non è ancora arrivato: il sostegno per il Giubileo e l’allentamento del patto di stabilità». Lo dice il capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola. Interpellato sull’ipotesi stampa dell’ingresso di alcuni parlamentari che restino tali nella giunta Marino, Peciola risponde: «Sono indiscrezioni poco credibili. La giunta è competenza del sindaco noi chiediamo che nella fase due si chiuda sul patto per Roma che Sel ha condiviso con Marino, ovvero il potenziamento delle politiche abitative, la lotta al degrado, le azioni per il decoro, la condivisione delle norme sul salario accessorio con i lavoratori e non con il Mef, più forza ai servizi sociali». Quanto al possibile cambio del vicesindaco di Sel con uno del Pd, Peciola replica: «È un film già visto», riferendosi ai rumors in tal senso che si susseguono da tempo. «Parliamo di quel che interessa ai romani».

Se verrà cambiato il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, «automaticamente» Sel è pronta ad aprire una crisi di governo, garantendo solo l’appoggio esterno all’amministrazione Marino. Lo si appende da fonti autorevoli del partito, secondo cui «ogni decisione deve passare per il gruppo e per il partito romano, a cui non interessano rimpasti».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login