Villa Maraini, incontro per riprendere la collaborazione con l’amministrazione capitolina

– «Le condizioni per il ripristino della piena collaborazione fra l’Amministrazione Capitolina e Villa Maraini saranno al centro di un convegno che il 22 ottobre vedrà riuniti in Comune l’Assessora alle Politiche Sociali Francesca Danese con i responsabili dello storico centro antidroghe di via Ramazzini fra cui il fondatore Massimo Barra e con numerosi esponenti del mondo politico e del volontariato della capitale». Così una nota di Villa Maraini. «Da sempre fattivamente impegnata nelle attività sociali – aggiunge – Danese ha infatti accolto volentieri l’invito che le era stato rivolto nei giorni scorsi dal Presidente della Fondazione Villa Maraini Onlus Gabriele Mori assicurando la sua presenza al convegno nella Sala Paolo Rosi dell’Assessorato ai Servizi Sociali. Tema dell’incontro, gli impedimenti che da due anni a questa parte limitano gravemente la collaborazione fra le autorità capitoline e Villa Maraini, una collaborazione proseguita senza interruzioni dal 1976 in poi e di cui però sono ormai solo sbiadita testimonianza varie targhe comunali ad indicare servizi tuttora resi alla cittadinanza dalla Fondazione ma non più finanziati dal Comune. Eppure sono sempre attivi gli storici reparti di Villa Maraini titolari di decennali convenzioni con il Campidoglio quali il ‘Telefono in Aiutò e i Centri di Pronta Accoglienza (Notturno e Diurno) che assistono tutti i giorni e per tutto l’anno senza interruzioni centinaia di cittadini avvalendosi del lavoro – non di rado volontario – di medici, psichiatri, ex tossicomani e operatori sociali. Per la funzione svolta a livello non solo cittadino, Villa Maraini nei giorni scorsi si è vista riconoscere dalle autorità regionali del Lazio una posizione preminente nella lotta alla diffusione delle droghe con una delibera della Asl Roma D. Sarebbe allora auspicabile che anche dal Comune di Roma venisse un’ attestazione di apprezzamento sotto forma della ripresa di una collaborazione che per diversi decenni era andata a beneficio dei romani di ogni estrazione».