Salario accessorio, fumata bianca in Campidoglio: accordo con i sindacati, si va verso un contratto condiviso | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, accordo Campidoglio-sindacati: si va verso un contratto condiviso

Il congelamento delle nuove misure era la richiesta per sedersi al tavolo della trattativa. Per ora le regole per la busta paga rimarranno le stesse, almeno fino al 1 gennaio

Fumata bianca in Campidoglio sul salario accessorio. Dopo una due giorni di trattative no-stop i sindacati incassano una vittoria: il ‘congelamentò dell’atto unilaterale dell’amministrazione sul nuovo contratto dei dipendenti capitolini e lo slittamento della sua entrata in vigore dal 1 dicembre al 1 gennaio 2015. E da domani ripartirà un confronto serrato per arrivare al più presto ad una soluzione condivisa. Dopo ore e ore di faccia a faccia, ieri con il sindaco di Roma Ignazio Marino, oggi con il suo vice Luigi Nieri, Cgil, Cisl e Uil portano a casa un primo risultato: la sospensione del contratto. E il ‘congelamentò delle nuove misure era stata una richiesta avanzata dai sindacati come fondamentale per sedersi al tavolo della trattativa. Per ora quindi le regole per l’erogazione del salario accessorio rimarranno le stesse. Almeno fino al 1 gennaio. E oggi si riunirà la giunta capitolina per dare il via libera a questa decisione. «L’amministrazione ha accolto la proposta di slittamento dell’atto unilaterale – commentano Cgil, Cisl e Uil – rendendo così finalmente possibile l’avvio di una negoziazione su una nuova disciplina decentrata che sia effettiva certezza dell’erogazione del salario accessorio. Quella di oggi è solo il primo passo concreto di un lungo cammino che ci vede impegnati a vincere questa scommessa con l’amministrazione». E anche oggi piazza del Campidoglio è stata teatro della protesta di dipendenti capitolini, maestre d’asilo e vigili urbani. Ancora una volta tutti uniti in difesa del salario accessorio. In piazza soprattutto maestre ed educatrici scolastiche, in particolare le supplenti. Tra i cartelli esposti ‘I bambini non sono una mercè, ‘Non sono solo un numerò, ‘Usa e gettà, ‘Ridatemi il mio futurò, ‘Il nido non è un pollaiò. Anche i caschi bianchi erano presenti: il III gruppo Nomentano ha srotolato uno striscione con l’immagine di Alberto Sordi nei panni del vigile Otello Celletti e la scritta ‘Sta mano po esse piuma o po esse ferrò. Per ora sembra allontanarsi l’ombra di uno sciopero dei 24 mila dipendenti comunali. «C’è grande soddisfazione per l’accordo – dice Nieri – Abbiamo perseguito l’obiettivo di mantenere il dialogo aperto per arrivare ad un contratto decentrato condiviso. Sono certo che il 1 gennaio lo avremo per il bene dei dipendenti e della città».

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